Grintose e scattanti, ecco le 4 Ford Fiesta elaborate più potenti provate in pista dal test team di Elaborare, grazie al tuning effettuato da 4 preparatori con le loro elaborazioni speciali e performance al top!
Ford Fiesta modificate più potenti
Una classifica della Ford Fiesta modificate più potenti provate inpista con le più svariate elaborazioni, che hanno coinvolto in primo luogo la meccanica, ma anche assetto, freni e in molti casi estetica e interni.
Ovale superstar! Ecco le 4 più potentiFord Fiestapreparate, tra le tante Ford che in oltre vent’anni di attività abbiamo provato, preparate dai migliori tuner specializzati.
Ford Fiesta tuning più potenti
Ne abbiamo provate diverse di Ford Fiesta con tanti livelli di potenza e tuning. Quelle più potenti con tutti i dettagli delle diverse elaborazioni da 225 a 265 CV, le 4 Ford Fiesta più potenti e veloci sono nello speciale pubblicato su ELABORARE OTTOBRE 2018, con brillanti performance!
In questa raccolta vi proponiamo le quattro Fiesta più potenti che abbiamo mai provato, in un avvincente speciale pubblicato su questo stesso numero a pag. 67.
Ford Fiesta più potenti e preparatori specializzati Ford
Davvero emozionante scoprire il tuning delle 4 Ford Fiesta più potenti da noi testate e che sono state preparate da 4 tuner preparatori tra i più bravi e specializzati, tra cui Leone Motosport, Franco Alosa, Cristian Toni e F-Tech Motorsport!
L’articolo completo con tutti i dettagli e i segreti delle 4 Ford Fiesta più potenti è su Elaborare 242: una raccolta imperdibile delle 4 Ford Fiesta più potenti da noi testate.
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Come scegliere l’assetto migliore su Golf GTI? Il test con ammortizzatoriKoni Sport ha riscontrato, sia in modo strumentale che su strada, un notevole miglioramento prestazionale!
Come scegliere l’assetto migliore
In Italia siamo sempre alla disperata ricerca di cavalli da infilare sotto al cofano, trascurando completamente il comparto sospensioni e ancor più l’impianto frenante. Questo è un errore madornale perché possiamo avere tutta la potenza che vogliamo, ma se non viene scaricata a terra e gestita come si deve, non potremmo disputare nemmeno una gara di accelerazione sul dritto, per non parlare della paga che prenderemmo nei Time Attack o anche in un semplice track day. Il test con ammortizzatori Koni è la prova che ci voleva!
Come scegliere l’assetto migliore su Golf GTI
Per il test con ammortizzatori Koni abbiamo scelto una delle auto più vendute in Europa, la VW Golf VI del 2010; ovviamente non poteva che essere una GTI equipaggiata con il nobile 2.0 TSI da 211 CV. Per ridurre al minimo le variabili in gioco abbiamo scelto di sostituire solo gli ammortizzatori, lasciando gli elementi elastici di serie, optando per un kit completo “Koni Sport”, Marchio distribuito dalla Motorquality e montato dalle sapienti mani dell’Officina “Simoncini” di Pomezia (RM).
Come scegliere l’assetto migliore su Golf GTI – Gli ammortizzatori Koni Sport
Sostanzialmente i “Koni Sport” non sono per l’utente che cerca le prestazioni estreme in pista, ma per la fetta di clienti che predilige un utilizzo stradale della vettura, solo con un pizzico di sportività in più e quindi devono essere un mix ottimale tra performance e comfort. Questi ammortizzatori, progettati per auto che hanno già di serie un’impostazione sportiva, permettono di effettuare uno step in termini prestazionali, garantendo un upgrade sia a livello di controllo sia di stabilità; inoltre, aspetto che non va sottovalutato, assicurano un netto miglioramento della frenata.
Come scegliere l’assetto migliore su Golf GTI – Gli ammortizzatori Koni Sport, la prova su strada
Finita l’operazione è arrivato il momento del test auto. Il sostegno garantito alla VW Golf GTI è decisamente più massiccio e la tenuta di strada ne ha beneficiato in modo evidente. È chiaramente più dura nella risposta in presenza di buche profonde, mentre la sospensione riesce a copiare meglio le irregolarità dell’asfalto, garantendo quindi una buona impronta della gomma a terra. Sebbene sia stato scelto un settaggio non eccessivamente rigido fra quelli disponibili, i Koni Sport necessitano di un tempo più lungo per stabilizzarsi dopo una profonda sconnessione dell’asfalto.
L’articolo completo con tutti i dettagli sul test degli ammortizzatori Koni Sport è su Elaborare 242.
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La Abarth 500 “Speedy” elaborata con preparazione Gemelli Motors, valenti tuner di Messina che sono riusciti a tirare fuori il meglio dall’Abarth 500. Se desiderate un motore strepitoso, la preparazione più estrema da 424 CV fa sicuramente per voi! La cosa bella è che hanno mantenuto anche l’aria condizionata e tutti gli interni di serie così da poterla usare anche in città. L’affidabilità è comprovata dai tanti turni in pista effettuati e, oltre all’elaborazione mostruosa del motore, anche assetto e freni non sono stati affatto trascurati.
Abarth 500 “Speedy” elaborata
Abarth 500 “Speedy” è stata elaborata ispirandosi a Speedy Gonzales, il simpatico topino dei cartoni animati, piccolo e molto veloce…“il più veloce di tutto il Messico”. Questa Abarth 500 “Speedy” potrebbe essere la sua vettura ideale, con tanto di adesivo dedicato sulle fiancate. L’Abarth 500 è stata completamente preparata da Gemelli Motors e ormai è diventata l’auto di rappresentanza dell’Officina. Inizialmente ha subito uno step “conservativo” da 280 CV ma il proprietario, d’accordo con il preparatore, si è voluto spingere oltre per vedere dove si poteva arrivare, tanto da superare la soglia dei 420 CV.
Abarth 500 “Speedy” modificata
Abarth 500 “Speedy” non passa di certo inosservata. La carrozzeria è wrappata di arancione, bianco e nero, mentre sulle fiancate campeggia il topino Speedy Gonzales con tanto di motto, a rimarcare la velocità superlativa della vettura. Le coperture degli specchietti sono di un bel blu e poi, sparsi per l’auto, troviamo tanti adesivi Gemelli Motors. Il cofano wrappato di nero presenta una presa d’aria centrale e tre sfoghi laterali per raffreddare la meccanica sottostante. Anche i cerchi Abarth di serie sono stati verniciati di nero.
Abarth 500 “Speedy” tuning meccanico
Il propulsore 1.368 cc turbo benzina è quello Euro5 con 135 CV originali, ma completamente preparato per raggiungere 424 CV e 509 Nm di coppia: un risultato davvero strabiliante, specie su una vettura così piccola dove il rapporto peso/potenza scende all’incredibile valore di 2,44 Kg/CV. Sono tante quindi le modifiche: turbina maggiorata Garrett GTX, pistoni forgiati Pistal Racing, bielle ad H in acciaio Italian RP, valvole speciali, collettore di scarico GMC e alberi a camme progettati per lavorare con le punterie meccaniche in sostituzione di quelle idrauliche standard.
Scheda tuning Abarth 500 “Speedy” elaborata con preparazione Gemelli Motors
Motore
Pistoni forgiati Pistal Racing su specifiche € 1.100
Bielle in acciaio Italian RP € 800
Turbina Garrett GTX € 1.800
Alberi a camme su specifiche + punterie meccaniche € 900
Valvole aspirazione e scarico, molle e semiconi speciali € 1.000
Iniettori maggiorati 630 cc € 550
Regolatore benzina € 130
Pompa benzina maggiorata AEM € 250
Lavorazione testata € 800
Collettore scarico GMC su specifiche € 1.600
Scarico artigianale completo da 63 mm su specifiche € 1.300
Intercooler artigianale maggiorato € 600
Radiatore olio supplementare Mocal € 450
Collettore aspirazione e valvola maggiorata Gemelli Motors € 1.800
Aspirazione diretta + filtro aria a cono € 350
Frizione bidisco + volano acciaio Italian RP € 1.300
Coppa olio maggiorata Prometeo € 550
Guarnizione testata maggiorata € 250
Radiatore acqua maggiorato 20% € 600
Mappatura centralina di serie al banco € 750
Vaschetta recupero olio + tubazione € 200
Raccordi Ergal e tubi treccia € 220
Tappo olio motore in alluminio € 200
Bende collettori
Manodopera € 2.500
Assetto
Ammortizzatori Bilstein B14 ritarati € 1.000
Kit tubi freni in treccia € 190
Olio freni Motul 660 € 50
Dischi ant. 310 mm Wilwood con pinze 6 pompanti € 1.400
Pneumatici Toyo R888R 205/40 R17 € 1.000
Diff. autobloccante Prometeo € 1.000
Estetica
Wrapping con grafiche Speedy Gonzales € 1.000
Cofano modificato con prese d’aria artigianali € 240
Interni
Manometro pressione € 250
Manometro AFR + sonda Bosch € 250
Costo totale intervento tuning € 26.400
L’articolo completo con tutti i dettagli e i segreti della Abarth 500 “Speedy” elaborata con preparazione Gemelli Motors è su Elaborare 243.
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La Ford Escort RS Cosworth elaborata con preparazione Al.Pe. 2 Motors è un meraviglioso esemplare di Escort Cosworth, restaurato ed elaborato fino a 364 CV, scatena forti emozioni e scariche di adrenalina! Una bella Escort, insomma… Ma no, non in quel senso! Una vera Escort… Cosworth, quella con l’alettone e il propulsore longitudinale, con le 4 ruote motrici e i parafanghi bombati. Ford Escort RS Cosworth modificata dalla Alpe2 Motors di Genzano (RM) è perfetta per celebrare il nostro rifiuto categorico all’involuzione del concetto di automobile.
Ford Escort RS Cosworth elaborata
Quando si elabora un grande classico dell’automobilismo come la Ford Escort Cosworth bisognerebbe rispettare alcuni canoni essenziali. Il più importante è quello di non esagerare per mantenerne comunque, almeno dal punto di vista estetico, l’originalità. Migliorare assetto, freni (magari senza sostituirli, ma lavorando su tubi e pastiglie) e regalare al motore quella giusta quantità di cavalli in più che non guasta mai è quanto di più lecito si possa fare.
Ford Escort RS Cosworth modificata
Il glorioso 4 cilindri bialbero 16V sovralimentato della Ford Escort RS Cosworth elaborata con preparazione Al.Pe. 2 Motors ha subìto una totale revisione, che ha riguardato il montaggio di 4 pistoni stampati Wossner abbinati a bielle RP, oltre a bronzine di banco e biella trimetalliche. Il turbocompressore originale, il mitico Garrett T04B, ha lasciato il posto ad un più moderno ed efficiente GT 30/76 Gen2. Lo scarico è della Ragazzon con downpipe 76 mm, centrale e finale 70 mm. A dissetare il nobile 4 cilindri ci pensano gli iniettori Siemens da 800 cc gestiti da una centralina elettronica Microsquirt, installata con apposito cablaggio.
Scheda tuning Ford Escort RS Cosworth
Pistoni stampati Wossner
Bronzine banco e biella trimetalliche King
Turbocompressore Garrett 30/76 Gen 2
Bielle in acciaio RP
Centralina elettronica Microsquirt con cablaggio dedicato
Filtro aria ad aspirazione diretta
Impianto di scarico Ragazzon downpipe 76 mm, centrale e finale 70 mm
Iniettori Siemens 800 cc
Cerchi in lega Evo Corse 17”
Ammortizzatori Bilstein con molle Eibach -30 mm
Distanziali 16 mm
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La Subaru Impreza STi elaborata con preparazione Ganazzin è davvero una Subby Girl che vanta una potenza di 366 CV e una coppia di 496 Nm. Grazie alla passione e dedizione di Elena Ganazzin la Subaru Impreza STimodificata è diventata più divertente e più leggera di quella standard. Un progetto che non stravolge, ma sembra rendere più autentica e viscerale questa mitica vettura.
Subaru Impreza STi elaborata
Non potete prenderla da sola! Elena Ganazzin e la sua Subaru fanno coppia fissa e sono l’evoluzione di una passione nata nel garage di papà, a Bassano del Grappa. La Subaru Impreza STi di Elena Ganazzin ha il boxer siglato EJ20 sotto il cofano, il 2 litri turbo da 265 CV di base, insieme alla trasmissione integrale con DCCD (Driver’s Control Centre Differential) e al cambio manuale a sei rapporti.
Subaru Impreza STi modificata
Sulla Subaru Impreza STi troviamo la barra duomi anteriore in titanio, le nuove barre antirollio, il V-brace all’altezza dello schienale del sedile posteriore e l’irrigidimento del sottoscocca. Il tutto è stato messo a terra da un assetto Cusco regolabile dall’interno. “Volevo una STi più rigida e reattiva e ora, anche lasciando la regolazione del differenziale in posizione automatica, la vettura lascia andare molto il retrotreno, forse troppo… ci sto ancora lavorando”. I cerchi da 17” sono Evo Corse Sanremo, mentre i freni sono di serie, “ma riverniciati in giallo fluo!”.
Subaru Impreza STi tuning
Tutta l’anima femminile di Elena Ganazzin è nel logo Subaru, sia quello frontale, sia quello “STi” al centro delle ruote, è rosa… Poi però lo spirito “racing” riprende il sopravvento: “Adesso ho tolto il wrap verde militare e ho riportato la Subby al suo blu originale. In più l’ho resa più aggressiva con il kit in vetroresina Chargespeed che comprende baffo anteriore, minigonne e lip dietro”. Lo spoiler posteriore è quello in carbonio della Subaru STi S204. E dentro cosa c’è? “Il volante originale ma rivestito in alcantara, i sedili Recaro, le cinture a quattro punti Takata e gli strumenti per il controllo dei valori motore e assetto”. Anche il paraurti anteriore ha subìto modifiche funzionali, per favorire l’afflusso d’aria ai radiatori.
Scheda tuning Subaru Impreza STi Ganazzin
Motore
Kit stroker 2.2 Roger Clark: pistoni Omega, albero, bielle ad H, bronzine e pompa olio maggiorata
Turbina MDX555-400 Turbo Dynamics
Aspirazione artigianale studiata e creata appositamente per la vettura dalla ACME Racing
Mappatura EcuTek + dash display interno per controllare temperatura e pressione olio, pressione turbina, doppia mappa
Radiatore maggiorato Mishimoto
Volano alleggerito
Coppa olio Killer B con piastra antisbattimento
Pompa benzina Spec C con modifica serbatoio al quale è stata aggiunta una scatola per evitare i mancati pescaggi in curva
Radiatore olio maggiorato HKS
Collettori Fujitsubo equal con trattamento in ceramica
Scarico Fujitsubo RM 01°
Assetto
Assetto Cusco Zero2A completo di centralina interna
Kit antilift + barra antirollio posteriore della Whiteline
Barra duomi anteriore Spec C in titanio
Barra duomi posteriore Cusco con V-brace
Telaio sottoscocca Kansai HKS
Freni
Pastiglie freno Project MU hc+
Tubi in treccia HEL
Cerchi Evo Corse Sanremo da 17″
Pneumatici Yokohama Advan Neova AD008R 225/45 R17
Esterni
Spoiler posteriore in fibra di carbonio originale S204
Kit estetico con baffo anteriore, sottominigonne e lip posteriori Chargespeed
Diffusore posteriore in carbonio della APR
Paraurti anteriore originale Subaru modificato
Interni
Sedili anteriori Recaro Sportster CS in pelle e alcantara
Cinture 4 punti Takata
Volante originale rivestito in alcantara
Costo totale intervento tuning 20.000 Euro
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L’Alfa Romeo 156 2.0 TS elaborata con preparazione Risi Engineering, con i suoi 265 CV di potenza e 273 Nm di coppia, forte di un bel compressore volumetrico, è un’Alfa da corsa autentica che non può che suscitare dei pensieri nostalgici!
Alfa Romeo 156 2.0 TS elaborata
L’Alfa Romeo 156 2.0 TS elaborata che abbiamo provato è la 156 racing utilizzata nel Trofeo Monomarca, Noi abbiamo scovato e testato la sua versione “entry-level”, quella con cui si faceva le ossa in un campionato che si disputava all’interno del CIVT (Campionato Italiano Velocità Turismo) dove le auto erano tutte uguali, preparate alla stessa maniera dall’Alfa Corse. L’Alfa Romeo 156 2.0 TS elaborata con preparazione Risi Engineering attualmente vanta circa 265 CV e una preparazione che, pur non tradendo lo spirito originale, è sicuramente più estrema ed efficace. La cura è stata effettuata dall’attuale proprietario Massimiliano Risi, della Risi Engineering di Carpi (MO). Abbiamo messo alla frusta questa vettura sulla pista di Marzaglia, nostra abituale sede di test.
Alfa Romeo 156 2.0 TS modificata
Sull’Alfa Romeo 156 2.0 TS modificata davanti c’è il 2 litri Twin Spark che di serie aveva 155 CV. La minima elaborazione consentita dal trofeo spostava di poco l’ago della potenza. Il tuner emiliano Risi Engineering ha apportato delle fondamentali modifiche per tirare fuori qualche cavallo in più e rendere la sua 156 competitiva anche oggi. Così ha cambiato i pistoni originali con quattro stampati, sostituito l’albero a camme e, soprattutto, montato un compressore volumetrico. Nell’Alfa Romeo 156 2.0 TS modificata sono nuovi anche lo scarico da 70 mm libero, i collettori e chiaramente l’elettronica. .
Alfa Romeo 156 2.0 TS tuning
Riguardo al tuning di assetto e freni sulla Alfa Romeo 156 2.0 TS elaborata non è rimasto più nulla dell’originale Alfa 156 del Trofeo. Tanto per cominciare, al posto degli originali cerchi da 15” ne troviamo altri di dimensioni maggiorate, precisamente da 17”; ciò ha comportato anche l’allargamento dei passaruota e della stessa carreggiata. Davanti ci sono i freni a 4 pompanti Brembo con dischi da 330 mm autoventilati. Dietro invece sono state cambiate solo le pastiglie, che sono Ferodo come quelle anteriori. I tubi sono in treccia. Tutto questo, ovviamente, in funzione del nuovo livello di potenza.
Motore
Bielle equilibrate e pallinate
Albero motore equilibrato
Pistoni stampati CPS
Alberi a camme Colombo & Bariani
Condotti testata lavorati
Compressore volumetrico integrato nel collettore di aspirazione
Intercooler acqua-aria
Pompa olio modificata
Coppa con paratie antisbattimento
Elettronica EFI
Aspirazione con filtro BMC
Collettore di scarico 4/2/1
Scarico completo da 70 mm artigianale in inox
Radiatore acqua in alluminio
Cambio
Cambio 5 marce ad innesti frontali
Differenziale autobloccante a dischi
Coppie coniche con diversi rapporti
Frizione bidisco da 140 mm
Volano in acciaio leggero
Assetto e pneumatici
Ammortizzatori anteriori e posteriori Öhlins con regolazione estensione e compressione con serbatoio esterno
Regolazione completa angoli di assetto
Cerchi da 17” N. Technology
Pneumatici slick Pirelli 240/620-17
Freni
Pinze 4 pompanti anteriori Brembo
Dischi anteriori da 330 mm
Pastiglie ant. + post. Ferodo
Tubi freno in treccia
Interni
Sedile Sabelt
Cinture Sabelt
Cruscotto digitale AIM
Pannelli porta in carbonio
Leva marce alta Bacci
Serbatoio di sicurezza al posto della ruota scorta
Tubi benzina in calza di acciaio
Ripartitore frenata
L’articolo completo con tutti i dettagli e i segreti dell’Alfa Romeo 156 2.0 TS elaborata con preparazione Risi Engineering è su Elaborare 243.
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La top carMercedesAMGGT S è un’elaborazione con tuning tedesco da 650 CV del tuner Fostla.deconcepts che ha preparato questa top car elaborazione col contributo di alcune delle migliori aziende del car tuning. Come capofila del progetto, la nota Azienda tedesca Fostla.de concepts è specializzata in car-wrapping ed ha coinvolto alcuni dei più affermati produttori di componenti aftermarket per dare vita a questa esclusiva vettura.
Mercedes AMG GT S top car elaborata
“L’unione fa la forza” recita un noto proverbio! È proprio questo il presupposto con cui Fostla.de concepts ha effettuato l’elaborazione della Mercedes AMG GT S. Molti potranno sostenere che non si tratta di una genuina operazione di top tuning eseguita a misura di appassionato, ma piuttosto una sorta di shop-tuning chiavi in mano realizzato consultando freddamente un catalogo.
Mercedes AMG GT S modificata
Si può rendere più aggressiva una supercar come la Mercedes AMG GT S senza perdere in eleganza: è quello che ha fatto il tuner Fostla.de concepts installando sulla Gran Turismo di Stoccarda un aerokit widebody prodotto dalla tedesca Prior Design. L’allestimento prevede una serie di componenti realizzati in Duraflex, una fibra di vetro ad alta qualità, destinati a sostituire quelli di fabbrica ad iniziare dai parafanghi anteriori e posteriori opportunamente allargati.
Mercedes AMG GT S tuning
Anche nel caso del comparto meccanico Fostla.de concepts si è avvalsa del contributo di ben note aziende del settore car-tuning. Ne è un esempio il 4 litri V8 biturbo da 522 CV ospitato nel vano anteriore della Mercedes AMG GT S, che la tedesca PP-Performance ha potenziato fino a 650 CV e 800 Nm di coppia grazie a un aggiornamento della ECU, all’impiego di filtri aspirazione sportivi firmati BMC e a un nuovo sistema di scarico con catalizzatori sportivi.
Fostla.de concepts- Mercedes AMG GT S 2018 – Anno di presentazione 650 – CV potenza max (488 kW) 800 – Nm coppia max (81,5 kgm) 128 – CV aggiuntivi (94,1 kW) 130 – Nm aggiuntivi (13,2 kgm)
Scheda tuning Mercedes AMG GT S by Fostla.de concepts
Motore: a benzina, anteriore longitudinale, 8 cilindri a V, cilindrata 3.982 cc (alesaggio x corsa 83,0×92,0 mm), potenza max 522 CV (384 kW) a 6.250 g/m, coppia max 670 Nm (68,2 kgm) a 1.800 g/m, basamento e testate in alluminio, 2 alberi a camme in testa per bancata (catena), 4 valvole per cilindro, lubrificazione a carter secco, 2 turbocompressori con intercooler, iniezione diretta con iniettori piezoelettrici
Cambio: transaxle, automatico doppia frizione a 7 marce. Rapporti: I) 3,400:1; II) 2,190:1; III) 1,630:1; IV) 1,290:1; V) 1,030:1; VI) 0,840:1; VII) 0,630:1; rapporto finale al ponte 3,670:1
Trazione: sulle ruote posteriori, albero di trasmissione in carbonio, differenziale autobloccante, controllo elettronico di trazione e stabilità
Ruote: in lega leggera, ant. 9,0Jx19”, post. 11,0Jx20”, pneumatici ant. 265/35 ZR19, post. 295/30 ZR20
Corpo vettura: Coupé fastback, 2 posti, 3 porte
Sospensioni: indipendenti sulle 4 ruote, ant. e post. con doppi bracci trasversali in alluminio, ammortizzatori oleopneumatici e molle elicoidali sulle 4 ruote, barra antirollio ant. e post., regolazione elettronica assetto Ride Control AMG
Freni: dischi in carboceramica autoventilanti/forati sulle 4 ruote (diametro ant./post. 390/360 mm), pinze ant. a 6 pistoni, post. a 4 pistoni, ABS, BAS, EBD
Sterzo: a cremagliera con servoassistenza idraulica
Dimensioni e pesi: lungh. 4,55 m, largh. 1,94 m, alt. 1,29 m, peso 1.645 kg, serbatoio 65 litri, bagagliaio 350 dm³
Prestazioni: (omologate) velocità max 310 km/h, accelerazione 0-100 km/h 3,8 s, rapp. peso/potenza 3,15 kg/CV
Consumi: (omologati) urbano 8,2 km/l, extraurbano 12,8 km/l, misto 10,6 km/l
Prezzo: N.D. (solo su richiesta diretta)
L’articolo completo con tutti i dettagli e i segreti della Mercedes AMG GT S elaborata dalla tedesca Fostla.de è su Elaborare 244.
Questa LotusElise 111 S con assetto naked e comportamento sovrasterzante, con i suoi 227 cavalli di potenza offre un gran divertimento e non lascia spazio ad ambiguità stradali. Pura, meccanica, estrema!
Lotus Elise 111 S tuning
Sulla Lotus Elise 111 S il VTEC Honda, siglato K20A2, sembra fatto apposta per lei: calza quasi a pennello ed è una soluzione nota fra chi elabora le Lotus, quasi una garanzia con i suoi 226 CV attuali. L’operazione di swap è artigianale, effettuata dallo stesso proprietario, appassionato di meccanica.
Lotus Elise 111 S elaborata L’innalzamento della potenza della Lotus Elise 111 S ha richiesto un impianto frenante adeguato. Quindi, la pinza freno anteriore è montata dietro, mentre davanti ora ci sono delle AP Pro 5000 a 4 pistoncini con pastiglie Pagid Racing e dischi Tarox da 295 mm. I tubi ovviamente sono in treccia. Qui la curiosità riguarda la doppia regolazione possibile della frenata.
Lotus Elise 111 S modificata
Sulla Lotus Elise 111 S c’è un noto e bell’alettone a chiuderle la coda, proveniente dalla Lamborghini Gallardo Trofeo e si sente il suo apporto, soprattutto sulla stabilità in fase di staccata. Inoltre spiccano lo splitter anteriore molto profondo, inedite prese d’aria laterali e il diffusore posteriore in alluminio. Le cinture sono Sabelt a quattro punti.
Scheda tuning Lotus Elise 111 S
Motore
Monoblocco
k20a2 Honda Civic Type-R
Pistoni
Wiseco Rc 11.7:1
Bielle
Manley H Beam
Bronzine
banco e bielle Honda
Tendicatena
distribuzione Honda rinforzato
Pompa
olio Honda modificata
Testata
Honda k20a2
Molle
valvola rinforzate BC
Alberi
a camme Kelford stage 1
Collettore
aspirazione Honda
Farfalla
aspirazione artigianale
Collettori
scarico Stark Automotive
Impianto
scarico artigianale SteelART
Paratie
coppa Clockwise Motion
Impianto
carburante con Swirl Pot
Pompa
benzina Walbro 255 esterna
Radiatore
olio motore 19 file
Kit
conversione Stark Automotive (supporti, tubi e cavi comando cambio)
Olio
Motul
Elettronica
KPro
Cambio
Honda
k20a2
Differenziale
autobloccante Quaife
Semiassi
artigianali
Frizione
Clutch Master FX100 Stage 1
Volano
motore Honda
Freni
Pompa
freno maggiorata
Pinza
ant. AP Racing 4 pompanti
Pinza
post. AP Racing due pompanti
Rubinetto
idraulico ripartitore frenata
Pastiglie
Pagid Racing
Tubi
in treccia
Olio
RBF 660
Sospensioni
Scatola
sterzo ridotta
Boccole
e bracci rinforzati
Braccetti
su uniball
Ammortizzatori
Nitron a una via
Radiatore
acqua in alluminio Single Pass
Cerchi
lega ATS ant. 7,5Jx17”;
post. 9Jx17”
Pneumatici
Kumho V700a
ant.
215/40 R17 e post. 245/40 R17
Interni
Eliminazione
impianto climatizzatore
Stacca
volante
Cinture
4 punti Willans
Sedile
carbonio
Staccabatterie
Cruscotto
Lcd AIM MXL 1
Esterni
Splitter
frontale
Ala
posteriore artigianale carbonio
Diffusore
artigianale carbonio
Canard
carbonio
Fondo
piatto
Grafica
“Saetta McQueen” DeFlorin WerbeTechnick
Costo totale intervento tuning circa 25.000 Euro
L’articolo completo con tutti i dettagli e i segreti della Lotus Elise 111 S elaborata è su Elaborare 245.
La elaborazione della top carGunther Werks 400R con 431 CV è stata effettuata negli USA dal tuner Gunther Werks che ha voluto mettere le mani sulla Porsche 993, ottenendo risultati davvero notevoli come dimostra la 400R modificata.
Gunther Werks 400R elaborata
Che sia un restomod o un top-tuning, una cosa è certa: per realizzare simili trasformazioni su una Porsche 911 di 30 o 40 anni fa è necessario disporre di una vettura donatrice dalla quale iniziare. Ciononostante appare ben più larga di un esemplare stock grazie all’impiego di un kit estetico widebody realizzato da Vorsteiner, specialista del settore anch’esso situato in California. L’allestimento comprende parafanghi anteriori e posteriori allargati, minigonne sottoporta, tetto, cofano anteriore, coperchio motore con alettone integrato, nonché nuovi paraurti anteriore e posteriore. Tali componenti sono tutti realizzati in carbonio mediante cottura sottovuoto in autoclave per aumentarne la robustezza.
Gunther Werks 400R modificata
Per realizzare questa top car Gunther Werks 400R modificata il progetto è stato quello di trasformare la venticinquenne Porsche 993 in una supersportiva attuale e non c’è dubbio che l’operazione appaia riuscita ad iniziare dal motore. Nel caso specifico, infatti, il 3.6 litri “flat six” aspirato che equipaggiava la 993 è stato maggiorato fino a 4 litri mediante nuovi pistoni completi di bielle specifiche, un’inedita gestione elettronica dell’alimentazione, un impianto di scarico “rubato” alla sportivissima Porsche 996 GT3 e altre modifiche di completamento tra le quali l’irrobustimento del cambio manuale esamarce Getrag e della frizione, nonché il montaggio di un differenziale autobloccante meccanico al 40% fornito solo in opzione sulla 993 di fabbrica. Il tutto ha innalzato la cavalleria fino ad oltre 400 CV con una coppia massima attestata a quasi 450 Nm.
I numeri della Gunther Werks 400R
2017 – Anno di presentazione 993 – Sigla Porsche 911 di derivazione 25 – Esemplari previsti 431 – CV potenza max (317 kW) 447 – Nm coppia max (45,5 kgm) 1215 – Kg peso autovettura 2,80 – Rapp. peso/potenza (Kg/CV)
L’articolo completo con tutti i dettagli e i segreti della Gunther Werks 400R elaborata dal tuner americano è su Elaborare 245.
QuestaVW Golf R elaborata tira fuori la vera anima della R: è più dinamica, più agile, più potente, ma senza esagerare. Preparata dal tuner BRS Motorsport vanta ora 399 CV e una coppia di 552 Nm. Questa poi non è solo la storia di una VW Golf R modificata, ma anche di un uomo giovane e della sua passione per la guida. resa più divertente e cattiva di quella standard, grazie ad un intervento di tuning mirato che ha comunque cambiato non di poco l’handling e il conseguente godimento di guida della “R”.
VW Golf R elaborata
L’upgrade della VW Golf R elaborata parte da una voglia di qualcosa in più anche in termini di coppia e cavalli. La soluzione adottata con la BRS Motorsport è stata quella di installare un kit Revo Stage 2 e di modificare l’aspirazione sempre Revo. Tutto questo ha spostato l’ago del 2 litri TSI dai 310 CV stock ai quasi 400 CV attuali, con 551 Nm di coppia, contro i 400 Nm di base.
VW Golf R modificata
Qualche ritocco sulla VW Golf R modificata è stato effettuato anche all’impianto frenante a sei pistoncini con disco flottante da 380 mm, mentre l’assetto sfrutta barre antirollio maggiorate e nuove molle H&R. Anche scarico ed esterni sono stati elaborati, con un impianto di scarico a centrale libero, senza catalizzatore e con un terminale silenziato dal diametro di 76 mm.
VW Golf R tuning
Sulla VW Golf R un tocco di tuning è stato dato anche all’estetica, con wrapping nero lucido per il tetto e oscuramento dei fari e dello stesso lunotto. I cerchi originali hanno lasciato il posto ai Revo da 19” bronze che, dobbiamo ammetterlo, rendono la Golf R molto più accattivante rispetto a quelli di serie un po’ smorti.
Scheda tuning VW Golf R by BRS Motorsport Upgrade software motore Revo Stage2 Perf B 100 Ron 915€ Kit aspirazione Revo Carbon Series completo 1.050€ Kit cerchi Revo RV019 Matte Bronze 1.585€ Impianto frenante 6 pot Revo-Alcon 380 mm flottante 3.150€ Upgrade software DSG TVS Engineering Stage2+ 850€ Intercooler Airtec MQB Black Core 720€ Kit tubi siliconici intercooler TBF Performance 190€ Kit barre antirollio H&R 490€ Kit molle H&R 315€ Blow off DV+ 210€ Paddle color titanio Racing Line Performance Kit candele NGK Iridium 79€ Kit puleggia servizi alleggerita BRS Motorsport 195€ Coppa olio maggiorata Wortec 475€ Olio Motul 300v 5W40 140€ Impianto di scarico completo composto da: downpipe 90 mm scatalizzato / centrale libero 76 mm / terminale silenziato 76 mm con 4 finali 100 neri in locazione standard BRS Motorsport 2.900€ Wrapping del tetto in nero lucido, oscuramento fari e vetri completo a cura di The Garage Milano 850€
Questa ToyotaCelica elaborata dal preparatore Carcagnì-Autech vanta una potenza 253 CV, una coppia di 364 Nm ed nuova grinta grazie ad un kit turbo e ad un vistoso bodykit che rende la carrozzeria più massiccia e aggressiva.
Toyota Celica 1.8 VVT-I elaborata
Gli esterni di questa Toyota Celica 1.8 VVT-I elaborata sono stati realizzati in varie fasi. Dapprima nel 2007, con l’adozione di un kit estetico della Veilside, cerchi da 18” e un impianto frenante maggiorato; poi dal 2015 hanno ricevuto una bella dose di aggressività grazie all’allargamento di 9 cm totali della carrozzeria, alle varie appendici aerodinamiche e alla riverniciatura bicolore, con il rosso del tetto e alcuni dettagli dei paraurti che svettano sul nero opaco della carrozzeria. Il kit widebody comprende elementi di diverse marche.
Toyota Celica 1.8 VVT-I modificata
La Toyota Celica 1.8 VVT-I modificata ha all’interno dell’abitacolo numerose plastiche che sono state appositamente riverniciate in nero e rosso. I sedili sono rimasti quelli di serie, ma forniti di un paio di cinture a 4 punti della OMP, mentre il volante a sgancio rapido è della RS Type. La strumentazione del cruscotto ora s’illumina di blu e rosso. Per tenere sempre sotto controllo il funzionamento del motore sono presenti una serie di manometri.
Toyota Celica 1.8 VVT-I tuning
La versione del propulsore impiegata sulla Toyota Celica VVT-I elaborazione è quella base da 143 CV e non la TS da 192 CV, dotata invece del sistema più evoluto VVT-IL con variatore di fase continuo che agisce anche sull’alzata delle valvole. Infatti, a partire da 6.000 g/m, sprigiona maggiore potenza, analogamente a quanto visto sulle Honda con la tecnologia VTEC.
Scheda tuning Toyota Celica 1.8 VVT-I
Motore
Kit turbo completo T28 raffred. a liquido Turbokits.com
Intercooler e raccorderia Turbokits.com
Collettori 4in1 Turbokits.com
Centralina motore Sauro Team
Pistoni maggiorati Wiseco
Bielle ad H rovesciata MWR
Iniettori maggiorati Denso 440 cc
Monoblocco lavorato
Testata lavorata
Guarnizione testa maggiorata Cometic
Pompa benzina maggiorata
Regolatore di pressione benzina
Radiatore acqua maggiorato
Filtro aria a cono K&N
Ricollocamento filtro aria
Modifica airbox originale
Frizione sportiva Fidanza V2
Mappa dedicata by Autech
Scarico completo in acciaio (progettato e costruito diam. 80 mm)
Cablaggio elettrico motore nuovo
Candele alta temperatura
Valvola blow-off Bonalume
Tappo olio TRD
Fissaggio batteria Cusco Racing
Morsetti batteria a sgancio rapido
Assetto
Ammortizzatori regolabili Koni Sport
Molle ribassate -4 cm Vogtland
Barra duomi anteriore
Barra duomi posteriore (autocostruita)
Barra rinforzo telaio (autocostruita)
Cerchi 18” Alutec riverniciati
Pneumatici Toyo Proxes T1S 225/35 R18
Freni
Pinze freno Brembo ant. 4 pompanti (Mercedes SL 400)
Dischi freno ant. 330 mm
Supporti pinza ricavati dal pieno
Tubi in treccia Goodridge
Estetica
Kit widebody con fenders APR
Paraurti anteriore Bomex
Paraurti posteriore Tsunami
Modifica paraurti ant. per intercooler
Canards creati su paraurti ant.
Lamiera alluminio sottoparaurti ant.
Kit Lambo Style Doors specifico
Spoiler posteriore in carbonio (progettato e costruito)
Estrattori aria su cofano originale
Presa d’aria cofano maggiorata
Fari anteriori DLR+Angel Eyes
Anabbagliante xeno 6000k
Abbagliante xeno 6000k
Fendinebbia xeno 6000k
Retronebbia a led (costruito)
Fari posteriori oscurati
Lunotto posteriore oscurato Panther 3M
Vetri posteriori oscurati Panther 3M
Gancio traino anteriore racing
Gancio traino posteriore racing
Riverniciatura bicolore nero/rosso
Interni
Cinture 4 punti OMP
Volante sportivo a sgancio rapido RS Type
Pomello cambio TRD
Illuminazione cruscotto blu e rossa
Porta manometri
Manometro temperatura gas di scarico
Manometro pressione olio
Manometro pressione turbo
Indicatore digitale temperatura liquido raffred.
Autoradio 2 Din con touchscreen da 6,2”
Questa FiatUno Turbo elaborata ha una potenza di 406 CV e una coppia di 420 Nm, una vettura capace di prestazioni mostruose che, in un video girato su un’autostrada tedesca, le consentono di viaggiare a 300 km/h fianco a fianco di una Nissan GTR. Quest’auto è quindi l’incarnazione del pensiero di Karl Abarth “C’è gusto ad umiliare, con una modesta utilitaria, vetture di classe e prezzo superiori”.
Fiat Uno Turbo elaborata
L’ultimo sviluppo dell’elaborata Fiat Uno Turbo di Massimiliano Trinca, alias “Trincone”, è nato da un’idea piuttosto sensata: essendo al limite con lo sviluppo tramite benzina 100 RON commerciale, bisognava cambiare il carburante per spingersi oltre. Così è stato impiegato un mix composto dal 40% di benzina Agip Blu Super 100 RON e dal 60% di Magigas E85 a base di etanolo.
Fiat Uno Turbo modificata
Il motore della Fiat Uno Turbo modificata è piuttosto convenzionale, per quanto possa esserlo un Fiat monoalbero da 400 CV e limitatore di giri a quota 9.300! Originariamente il 4 cilindri 1.300 è stato sviluppato da Massimo Malandra. Il basamento originale ha subito un alesaggio di 81,5 mm rispetto agli originari 80,5 mm che, sempre con la corsa originale di 63,9 mm, hanno consentito di raggiungere una cilindrata di 1.332 cc. I pistoni scelti per questa trasformazione sono dei Wossner, abbinati a bielle in acciaio ad H rovesciata della ZRC.
Scheda tuning Fiat Uno Turbo Monoblocco 1.300 rettificato a 81,5 mm Albero motore originale 1.300 equilibrato 500€ Kit pistoni stampati Wossner e bielle ZRC in acciaio 1.000€. Testata lavorata con valvole maggiorate, con molle e piattelli dedicati 1.500€. Albero a camme artigianale con profilo su specifica 500€ Turbocompressore Garrett GT 30/76 con chiocciola di scarico Tial completo di accessori 1.500€ Collettore di scarico in acciaio artigianale 600€ Collettore aspirazione maggiorato con farfalla da 70 mm 600€. Iniettori da 750 cc 400€ Scarico completo in acciaio da 70 mm 800€ Intercooler maggiorato con tubazioni in acciaio da 60 mm e manicotti al silicone 700€ Radiatore olio maggiorato con tubazioni 300€ Centralina elettronica Megasquirt (by MS Projet) cablata e mappata 1.500€ Modulo aggiuntivo accensione MSD 500€ Candele NGK Iridium 70€ Cavi candele maggiorati al silicone 100€ Filtro aria a cono con tubazione 150€ Frizione bidisco con volano in acciaio 1.300€ Freni anteriori maggiorati Punto GT con pastiglie Ferodo Racing DS 2500 600€ Tubi freno in treccia e olio DOT 5.1 200€ Assetto completo Orap regolabile sull’anteriore con molle -50 mm 1.300€
Questa LotusElise 111 S2 elaborata con motore HondaiVTEC è affidabilissima e molto curata. La preparazione ha messo in luce cosa possa essere una inglese con il motore giusto e la preparazione che serve.
Lotus Elise 111 S2 elaborata
A questa Lotus Elise 111 S2 elaborata è stato tolto il motore Rover originale “ormai scoppiato”, installando il 2 litri iVTEC K20a2 della Type R Honda. Il preparatore ha cambiato la pompa della benzina, rifatto tutto l’impianto e rivisto anche quello dell’olio, con diverso radiatore. Lo scarico è aperto e artigianale. Anche il cambio manuale a 6 rapporti è originario Honda e abbinato ad una frizione Clutch Muster Stage 1 con volano sempre giapponese. Poi è stato montato il differenziale autobloccante Quaife.
Lotus Elise 111 S2 modificata
Alla base della Lotus Elise 111 S2 modificata ci sono nuovi ammortizzatori Nitron ad una via: un prodotto entry level per l’utilizzo in pista che lavora su pneumatici Kumho 215/40 R17 davanti e 245/40 R17 dietro, dunque di dimensioni simmetriche e generose. I cerchi sono in lega leggera con canale 7,5 sull’asse anteriore e 9 su quello posteriore. In ogni caso, ogni singolo componente delle sospensioni è stato migliorato, rinforzandolo e utilizzando braccetti su uniball.
Lotus Elise 111 S2 tuning
Oltre alla simpatica livrea da “Saetta McQueen”, il tuning su questa Lotus Elise 111 S2ha visto una cura aerodinamica particolare. Il diffusore posteriore è totalmente artigianale, costruito ispirandosi a quello disegnato da Reverie. Un lavoro complessivo che, oltre a funzionare, ha anche un impatto estetico decisamente convincente. Anche nell’abitacolo tutto è all’insegna dello stile racing e dell’alleggerimento. L’impianto di climatizzazione, infatti, è stato tolto. Inoltre troviamo il volante che si stacca, le cinture a quattro punti e il sedile in carbonio.
Scheda tuning Lotus Elise 111 S2
Motore Monoblocco k20a2 Honda Civic Type-R Pistoni Wiseco Rc 11.7:1 Bielle Manley H Beam Bronzine banco e bielle Honda Tendicatena distribuzione Honda rinforzato Pompa olio Honda modificata Testata Honda k20a2 Molle valvola rinforzate BC Alberi a camme Kelford stage 1 Collettore aspirazione Honda Farfalla aspirazione artigianale Collettori scarico Stark Automotive Impianto scarico artigianale SteelART Paratie coppa Clockwise Motion Impianto carburante con Swirl Pot Pompa benzina Walbro 255 esterna Radiatore olio motore 19 file Kit conversione Stark Automotive (supporti, tubi e cavi comando cambio) Olio Motul Elettronica KPro
Freni
Pompa freno maggiorata
Pinza ant. AP Racing 4 pompanti
Pinza post. AP Racing due pompanti
Rubinetto idraulico ripartitore frenata
Pastiglie Pagid Racing
Tubi in treccia
Olio RBF 660
Sospensioni
Scatola sterzo ridotta
Boccole e bracci rinforzati
Braccetti su uniball
Ammortizzatori Nitron a una via
Radiatore acqua in alluminio Single Pass
Cerchi lega ATS ant. 7,5Jx17”; post. 9Jx17”
Pneumatici Kumho V700a ant. 215/40 R17 e post. 245/40 R17
La Mini CooperS R53 2002 elaborata dal tuner Coppola Motori ha una potenza di 435 CV e una coppia di 490 Nm, così guidarla è sempre un piacere grazie al trapianto di propulsore 2.0 della BMW 320is, che ora alloggia sotto il leggero cofano in vetroresina. Una vettura agile e dinamica come questa è difficile trovarla, tanto che sulla pista di Racalmuto riesce a tenere testa alle Lancer Evo da 600 CV o alle auto formula.
Mini Cooper S R53 2002 elaborata
Gli esterni di questa Mini Cooper S R53 2002 elaborata hanno subìto diversi rimaneggiamenti per opera del proprietario. Da un primo alleggerimento nel 2008 con un cofano in vetroresina si è passati al rifacimento totale della carrozzeria con un cambio di colore, dal grigio iniziale al bianco spezzato dalla grafica blu e rossa realizzata da Achille Guerrera. Le carreggiate in vetroresina sono allargate di 14 cm, rendendo “Maxi” questa Mini! Il cofano in vetroresina, progettato inizialmente nel 2008, è stato rivisitato per fare spazio al nuovo motore e adesso comprende nuove prese d’aria.
Mini Cooper S R53 2002 modificata
Essendo per la pista, l’abitacolo della Mini Cooper S R53 2002 modificata è stato completamente svuotato per alleggerirla il più possibile. Ora ci sono due sedili monoscocca della Sabelt, abbinati a cinture a 6 punti della Sparco. Un nuovo volante a calice e la pedaliera sportiva sono a disposizione del pilota. Il cruscotto di serie è ricostruito in alcune parti in alluminio e rivestito in similcarbonio. Troviamo, quindi, un piccolo contagiri analogico e una serie di strumenti rotondi per monitorare pressioni e temperature del motore, oltre al lettore digitale della temperatura dei gas di scarico.
Mini Cooper S R53 2002 tuning
Per adeguare l’assetto della Mini Cooper S R53 con tuning all’uso su pista, sono stati scelti gli ammortizzatori a ghiera KW V3 pluriregolabili e montati su uniball. I freni anteriori hanno lasciato il posto ad un impianto maggiorato Brembo con pinza a 4 pompanti e disco da 330 mm, montato con tubi aeronautici e bilanciato da un ripartitore frenata della Wilwood. Visto l’allargamento delle carreggiate, non potevano mancare i distanziali: da 2 cm i posteriori e 1,2 gli anteriori.
Scheda tuning Mini Cooper S R53 2002
Motore
Propulsore BMW S14B20
Turbo Garrett GTX3076R
Pistoni CPS
Bielle ad H rovesciata
Alberi a camme riprofilati
Centralina Vasta Elettronica
Frizione rinforzata
Aspirazione diretta artigianale
Scarico artigianale da 80 mm con uscita laterale
Collettori in acciaio artigianali
Radiatori olio
Tubi aeronautici per la benzina
Conica corta
Differenziale autobloccante a lamelle Bacci
Assetto
Assetto a ghiera KW V3 su uniball
Regolazione ponte posteriore
Distanziali ant. da 1,2 cm e post. da 2 cm
Cerchi JR29 da 17” e gomme slick Pirelli 240/620 R17
Freni
Pinze ant. Brembo a 4 pompanti
Dischi ant. Brembo da 330 mm
Pastiglie racing
Tubi aeronautici
Ripartitore di frenata Wilwood
Estetica
Cofano e paraurti in vetroresina autocostruiti
Fari ant. e post. in vetroresina
Spoiler post. GP Garage
Vetri laterali e lunotto in lexan
Riverniciatura in bianco
Adesivi by Achille Guerrera
Interni Sedili monoscocca Sabelt Cinture Sparco 6 punti Volante a calice Pedaliera sportiva Contagiri supplementare Manometri pressione e temp. motore Pulsantiera racing Staccabatteria Roll-bar Sparco Estintore Serbatoio di sicurezza ATL
Il test drive sulla pista di Franciacorta a bordo della Nissan350Z elaborata con preparazione Daba Drift Team e guidata dalla 23enne pilota Elena Zaniol è pronta a gareggiare nel Campionato Drift a colpi di traversi, attacchi, twin drift e gomme fumanti!
Nissan 350Z elaborata
Con i suoi 350 CV la Nissan 350Z elaborata dal tuner Daba Drift Team è un progetto entry-level per il drift, dunque con la preparazione base per andare di traverso in sicurezza. In questo senso, anche il propulsore non ha subìto modifiche incredibili. Sostanzialmente il preparatore ha rimappato la centralina, sostituito il radiatore con uno di dimensioni maggiorate e inserito una coppa dell’olio più grande.
Nissan 350Z modificata
I lavori sul cambio originale a sei marce della Nissan 350Z modificata sono stati i più consistenti, soprattutto a livello della frizione. Il volano, infatti, è alleggerito, gli spingidisco sono rinforzati e la stessa frizione è in carboceramica. L’impianto frenante è quello standard per questa versione del 2006 che proviene dal Giappone, ossia Brembo a 4 pistoncini davanti e due dietro. Ovviamente, per evidenti ragioni che riguardano il drift, il freno a mano ora è idraulico a leva lunga. Infine si è proceduto ad eliminare il catalizzatore dallo scarico.
Scheda intervento tuning Nissan 350Z
Motore
Rimappatura centralina Daba Drift Team
Coppa olio maggiorata
Radiatore maggiorato
Volano frizione alleggerito
Frizione carboceramica
Spingidisco rinforzati
Differenziale autobloccante a 3 vie Tomei
Scarico senza catalizzatore artigianale
Freno a mano idraulico Tecno2
Set-up
Assetto regolabile a ghiera artigianale
Braccetti sospensioni Driftworks
Cerchi da 18” Volk
Pneumatici
Infinity A 225/40 R18
Infinity P 235/40 R18
Interni Roll-bar Girola Sedili e cinture a sei punti HRX Volante racing
La BMW M2 Widebody by Z-Perfomance è una sportiva grintosa, una “bomba” fatta apposta per gli amanti della guida sportiva senza compromessi e con pochi problemi di portafoglio! Un’auto che, da quando è uscita tre anni fa, è diventata uno dei sogni proibiti dei “bimmer” e non solo, ai quali mai sarebbe venuto in mente di estremizzarne il look con una veste color pistacchio pallido e parafanghi widebody rivettati.
BMW M2 Widebody by Z-Perfomance elaborata
La BMW M2 Widebodyby Z-Perfomanceelaborata ha un allestimento estetico non firmato dal tuner nipponico noto per il look estremo delle proprie realizzazioni, ma è una sorta di imitazione messa in pratica da Zacoe Pereformance. Il kit, totalmente realizzato in carbonio, è composto di otto elementi inerenti i parafanghi anteriori e posteriori, allargati e rivettati in pieno stile Liberty Walk. Ad essi si aggiungono altri componenti relativi a labbro sottoparaurti frontale, minigonne sottoporta, cover specchietti, diffusore posteriore in tre pezzi e alettone di coda.
BMW M2 Widebody by Z-Perfomance modificata
Per rendere almeno più sonora sulla BMW M2 Widebodyby Z-Perfomancemodificata la voce del 6 cilindri 3 litri turbo da 370 CV ospitato nel vano anteriore si è montato un sistema di scarico Remus cat-back, coadiuvato da un catalizzatore sportivo HJS Motorsport. Altre modifiche al comparto meccanico hanno riguardato l’impiego di un assetto sportivo totalmente regolabile Lowertec HiLOW, mentre i pneumatici adottati sono dei Toyo Proxes Sport nelle misure 265/30 ZR20 all’avantreno e 325/25 ZR20 al retrotreno.
Scheda tuning BMW M2 Widebody by Z-Performance Motore:
sistema di scarico cat-back Remus, catalizzatore sportivo HJS
Motorsport a 200 celle
Ruote:
Z-Performance “ZP.Forged 6 Super Deep Concave”, ant. 10,5jx20”
ET15, post. 12,5jx20” ET11, pneumatici Toyo Proxes Sport ant.
265/30 ZR20, post. 325/25
ZR20
Corpo
vettura Esterno: Kit estetico widebody in carbonio Zacoe Performance,
wrapping totale verde pistacchio. Interno: finiture e dettagli in
carbonio e alcantara, display supplementare da gara
Lamappatura delle centraline elettroniche (rimappare o “flashare” una centralina) consiste in una riprogrammazione della centralina con pc, software dedicato utilizzano la presa OBD. Per effettuare questa operazione ci sono nuovi strumenti per la messa a punto dei motori, con interessanti spunti anche per chi vuole intraprendere la professione di meccatronico. L’elettronica sta diventando infatti sempre più importante nel mondo dei motori. Non solo auto e moto, ma anche i veicoli industriali, movimento terra e settore nautico richiedono frequentemente l’intervento di ricalibrazione della ECU.
Come ricalibrare le centraline elettroniche
La ricalibrazione delle centraline elettroniche è un lavoro complesso, in quanto il preparatore deve avere bene in mente i principi di base della meccanica e la logica di funzionamento del propulsore, ma non solo; oggi infatti non bastano più cacciavite e chiave inglese come ai tempi dei carburatori, ma occorre conoscere a fondo il mondo della gestione elettronica e districarsi in un universo ricco di offerte sapendo cosa scegliere. Soltanto in questo modo si può passare dalla semplice diagnosi alla soluzione del problema, specie se in presenza di elaborazioni meccaniche più o meno spinte.
Come ricalibrare le centraline elettroniche – Le aziende specializzate
Per ricalibrare le centraline elettroniche la strumentazione elettronica di qualità è fondamentale. Tra le aziende italiane specializzate ci sono Alientech, Dimsport , Magicmotorsport e Revo.
Come ricalibrare le centraline elettroniche con Dimsport
Dimsport è una delle aziende con maggiore esperienza e tradizione nel settore del tuning elettronico. Da 27 anni si occupa della progettazione e produzione di software e hardware, dedicati alla gestione parametri motore e alla verifica delle prestazioni con i banchi prova della linea Dyno, oltreché di moduli aggiuntivi RAPID per motori con turbo benzina e diesel che approfondiremo prossimamente. Per la ricalibrazione delle centraline elettroniche sono disponibili due hardware: New Genius e New Trasdata.
Comer ricalibrare le centraline elettroniche con Magicmotorsport
Per ricalibrare le centraline elettroniche Magicmotorsport offre soluzioni innovative per facilitare il lavoro del meccatronico, sia intesa come riparazione che come calibrazione. L’hardware viene costruito nella sede italiana con materiali di altissima qualità ed è dotato di una garanzia limitata a vita. L’interfaccia si collega ad un PC attraverso la porta USB. Il sistema operativo attualmente supportato è Microsoft Windows, ma il reparto Ricerca & Sviluppo sta lavorando per consentire l’utilizzo pure di MAC OS. Sono disponibili diversi tipi di hardware: MAGPro2 X17, MAGPro2 TCU, MAGPro2 BDM, FLEX e la novità 2019 FLEXible Bench.
Comer ricalibrare le centraline elettroniche con Alientech
Oggi più che mai, in un’officina all’avanguardia, comunicare con le centraline controllo motore e trasmissione automatica è diventato necessario per essere competitivi. Alientech negli anni ha sviluppato una tecnologia dedicata proprio a questa esigenza, offrendo una soluzione completa per lavorare su auto, camion, trattori, moto e barche. Tra i prodotti di punta ci sono i programmatori KESSv2, K-TAG e ECM Titanium.
Comer ricalibrare le centraline elettroniche con Revo
Per ricalibrare le centraline elettroniche la software house inglese Revo è rappresentata in Italia da Va.Ma. Preparazioni, che ne cura la distribuzione ai vari dealer locali. Quest’ultima esegue l‘installazione di software Revo sulle vetture dei clienti nella sede di Varese. Il software Revo viene scaricato su un PC dedicato e, a livello di hardware, vengono forniti tre cavi di connessione: uno OBD e due per i cambi DSG. Le mappature sono sviluppate in Inghilterra e caratterizzate da una logica esclusiva che le differenzia da quelle comunemente impiegate da altri preparatori.
L’articolo completo con tutti i dettagli e i segreti delle migliori strumentazioni per la rimappatura e ricalibrazione delle centraline eletttroniche èsu Elaborare 246.
Tuning – Cosa è Il tuning? Cosa intende con la parola tuning? Con il termine tuning si indicano quelle operazioni di personalizzazione attraverso la modifica (elaborazione) di un veicolo a 2, 3 o 4 ruote (tuning moto, tuning auto) che grazie al tuning diventa “personalizzato ed unico” rispetto alla configurazione originale standard prodotta in serie dalle case automobilistiche (o motociclistica) sulle nuove auto.
Con il tuning si interviene su diversi parti dell’auto come sulla carrozzeria, sui motori, sugli impianti audio di mezzi più recenti: c’è chi restaura e fa tuning su vetture d’epoca ma anche chi lo applica nelle competizioni. Il tuning è comprende anche un mondo di appassionati che con l’attività correlata fa anche girare l’economia italiana.
Un bel tuning auto
STORIA DEL TUNING – Quale è la sua storia? Qualcuno afferma che il tuning (dall’inglese to tune, regolare, accordare, mettere a punto) sia originario degli Stati Uniti d’America negli anni sessanta con le Hot rod, le T-bucket e le Lowrider. Ma questo è in parte vero perché in realtà da noi in Italia gia negli anni 50/60 si iniziava a fare tuning elaborando le auto utilizzando: spesso si usa anche il termine “truccare”, “auto truccata” per dire appunto auto elaborata nel motore o altri particolari.
Alcuni marchi automobilistici come, ad esempio, Abarth, hanno deciso di dedicarsi alle trasformazioni sulle auto con una strategia di marketing decisa per avvicinarsi al pubblico giovane, evidenziando la caratteristica della “preparazione”, vero DNA del marchio.
Tuning modifiche estetiche alla carrozzeria o parti di essa
Modifiche all’impianto elettrico e di illuminazione
Modifiche all’impianto audio
Modifiche agli interni
Tuning estetico – Per tuning estetico si intende l’elaborazione della vettura o di altro veicolo sulla carrozzeria oppure comprendere anche l’interno del veicolo. La sostituzione dei cerchi originali con altri solitamente in lega leggera, rientra sia in ambito estetico ma anche meccanico. Qui rientra anche l’uso di distanziali, che hanno lo scopo di aumentare l’escursione l’ET del cerchio per spostarlo verso l’esterno.
Tuning carrozzeria (esterno)
ll tuning della carrozzeria delle automobili avviene con l’aggiunta o di accessori e kit quali “minigonne”, alettoni posteriori, spoiler, appendici sottoparaurti anteriori o posteriori, prese d’aria sul cofano e/o sul tettuccio, l’allargamento dei parafanghi o il rimodellamento della carrozzeria al fine di allargare passaruota o modificare la sagoma dei paraurti.
Poi ci sono interventi più soft come la riverniciatura parziale o totale del veicolo, la pellicolatura (wrapping), l’oscuramento dei cristalli e la sostituzione dei gruppi ottici anteriori e posteriori. Con il wrapping si riveste l’auto con una particolare pellicola che permette facilmente di cambiare il colore, protegge la vernice originale. Questa tecnica può anche essere utilizzata per rivestire il mezzo (sia esso moto, auto, camion, scooter ecc.) con disegni o loghi di sponsor.
Tuning abitacolo (estetico)
Questo tuning estetico riguarda gli interni. Modifiche tipiche in questo senso riguardano la strumentazione interna (plancia del cruscotto, indicatori aggiuntivi, carputers), la sostituzione di volante, pomello e cuffia del cambio, pedaliere, leva e cuffia del freno a mano, sostituzione dei sedili o rivestimento degli stessi, luci interne e riverniciatura del cruscotto e dei pannelli di rivestimento interni.
Tuning Meccanico
Gli interventi di tuning meccanico possono riguardare vari componenti del veicolo. In genere si divide tuning per:
motore e impianto di scarico
impianto frenante e sulle ruote
sospensioni e telaio
TUNING MOTORE – Gli interventi al motore e al sistema di scarico possono leggeri o pesanti radicali. Si va dalla semplice sostituzione del silenziatore o del filtro dell’aria con altro di tipo sportivo fino a spingersi ad interventi più importanti come la sostituzione degli alberi a camme, riduzione del rapporto di compressione con la spianatura della testata, installazione di valvole aspirazione e scarico maggiorate, modifica della frizione, del cambio, aggiunta di sistemi di sovralimentazione, rimappature della centralina del veicolo. TUNING FRENI – Le modifiche all’impianto frenante riguardano il montaggio di dischi freno di diametro maggiore, in leghe più resistenti e nella sostituzione di pinze maggiorate con numero di pistoni maggiore e pastiglie di derivazione sportiva. Con la modifica di questo tipo si garantiscono prestazioni più elevate di frenatura, spazi di arresto minori e resistenza maggiore nelle condizioni di uso gravoso come in pista nei track day.
Gli interventi sulle sospensioni hanno lo scopo di “abbassare” e “irrigidire” il veicolo, aumentandone cosi la tenuta di strada e la stabilità, specialmente in curva. Possono riguardare solo le molle, o estendersi anche all’ammortizzatore, il quale può avere taratura fissa, regolabile (con la possibilità di regolare l’altezza a piacimento con interventi sull’ammortizzatore stesso) o sistemi estremi che consentono di modificare elettronicamente i parametri di altezza e taratura dall’interno dell’abitacolo.
Vanno inoltre segnalate le cosiddette sospensioni idrauliche, che si possono estendere in maniera molto evidente causando l’innalzamento o l’abbassamento di parte del veicolo, con escursioni anche di parecchi centimetri da terra, il cui utilizzo è confinato a scopi prettamente estetici.
TUNING CAR AUDIO – È il tuning praticato dai cultori del car audio hi-fi quelli che amano le prestazioni dell’impianto audio della vettura: si va dall’adozione di amplificatori, altoparlanti dedicati alle varie frequenze (tweeter, midrange, woofer e subwoofer), sorgente autoradio di qualità e un crossover in grado di separare le varie frequenze sonore e destinarle ai vari altoparlanti. Nelle preparazioni più estreme, si arriva a modificare completamente l’assetto del vano portabagagli, installandovi tutto il materiale sopracitato, con l’aggiunta di luci al Neon o Led ottenendo un effetto stroboscopico in grado di operare in sincrono con la musica.
Negli ultimi anni ha preso piede anche l’utilizzo di sorgenti dotate di lettore DVD incorporato, e ancor più recentemente l’utilizzo di schermi supplementari situati anche nel baule o in altre zone dell’auto, come per esempio dietro i poggiatesta , al posto della plafoniera d’illuminazione dell’abitacolo.
Raduni e altre manifestazioni tuning – Numerosi sono gli eventi tuning in italia come il My Special Car (che non esiste più), l’Elaborare Day, l’Automoracing, il Roma Tuning Show, gli Speedday di Monza ed altri. Spesso in questi raduni si svolgono vere e proprie competizioni, nelle quali si valutano i veicoli suddivisi in categorie tra cui: audio, estetica, scarico (inteso come rumorosità dell’impianto di scarico) e preparazioni meccaniche.
GARE TUNING
Nelle gare di tuning (solitamente statiche) ci sono 3 categorie dove si gareggia: soft tuning, hard tuning e extreme che definiscono anche il livello di importanza di una elaborazione. – SOFT TUNING in questa categoria rientrano modifiche meno appariscenti ed interventi non invasivi con montaggio di kit estetici after market che non stravolgono la vettura. – HARD TUNING è la categoria dove ci sono le elaborazioni più complete sulla carrozzeria con lavorazioni artigianali come la resinatura dei componenti estetici, verniciature particolari o anche quando si montano vertical doors); – EXTREME TUNING comprende le “Super Car” con vistosi allargamenti della carrozzeria, verniciature multi colore molto particolari, sostituzione complete di motori (“trapianto del motore”) e modifiche spettacolari.
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Insomma avrai capito che “tuning” significa elaborare, modicare, “truccare” l’auto al fine di adeguarla ai propri gusti o alle proprie specifiche esigenze. Qualcuno definisce “tuning” quella passione per l’auto che ci porta a modificare, elaborare, personalizzare, truccare, variare, trasformare il nostro mezzo meccanico (auto, moto, scooter, camion, fuoristrada) per migliorarlo, correggere i difetti, rettificare, perfezionare e rifinire.
La modifica/personalizzazione che riguarda sia l’aspetto prestazionale (influisce quindi inevitabilmente sulla meccanica del motore o dell’assetto) sia estetica (riguarda la carrozzeria) è effettuata o da operatori del settore, meccanici qualificati (elaboratori, preparatori) o con il fai date dagli appassionati nel box di casa.
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Per la preparazione dell’Alfa Romeo Stelvio il tuner Romeo Ferraris ha elaborato una nuova linea di accessori per rendere davvero speciale il SUV del Biscione, che ha stregato tutti gli appassionati del mondo con la sua capacità di unire la praticità di questa tipologia di vettura all’handling e alle prestazioni irraggiungibili dalle sue concorrenti dirette. L’elaborazione dell’Alfa Romeo Stelvio è davvero speciale e frutto della grande esperienza e inventiva sviluppata negli anni dal tuner milanese.
Alfa Romeo Stelvio preparazione
Alla Romeo Ferraris, nel corso degli ultimi mesi, si è lavorato molto sulle varie versioni dell’Alfa Romeo Stelvio, intervenendo a 360° in modo da esaltarne le potenzialità dinamiche e l’impatto estetico senza stravolgere però i concetti base di un’auto di successo, che deve sempre brillare per la fruibilità nell’uso quotidiano e la comodità. Gli interventi effettuati sulla Stelvio riguardano non solo la meccanica e l’elettronica, ma anche l’estetica.
Alfa Romeo Stelvio elaborazione
Il primo intervento di elaborazione sull’Alfa Romeo Stelvio di Romeo Ferraris, come di consuetudine, ha interessato l’elettronica di gestione, partendo dalla base del motore 2.0 Tb Multiair da 200 CV, tra i più accessibili e fruibili dal grande pubblico. Con l’upgrade sviluppato dai tecnici Ferraris è stato possibile ottenere un incremento della potenza di 46 CV e 70 Nm di coppia massima.
Alfa Romeo Stelvio tuning
La nuova linea tuning sull’Alfa Romeo Stelvio elaborata da Romeo Ferraris prevede a livello di assetto un kit molle H&R per abbassare il corpo vettura che, ovviamente, migliora l’handling, soprattutto nei rapidi cambi di direzione, senza penalizzare il comfort di marcia grazie anche alle nuove geometrie delle ruote appositamente messe a punto.
Questa Alfa RomeoGiulietta QV elaborata con 300 CV dall’officina Powertechdi Avezzano (AQ) è estremamente performante e piacevole da guidare. La preparazione si basa sull’adozione di un turbocompressore Garrett GTX 28 abbinato ad un catalizzatore metallico 200 celle, impianto di scarico completo, intercooler frontale maggiorato e, ovviamente, sulla riprogrammazione della centralina elettronica per una corretta messa a punto dei parametri funzionali del motore. In questa configurazione sulla Giulietta Quadrifoglio Verde si è ottenuta una potenza massima di 300 CV con una curva di coppia molto regolare. Naturalmente anche l’assetto è stato adeguato alle prestazioni garantite dal brillante 1.750 Alfa Romeo. Officina Powertech: Tel.328/3768962